Giro d’Italia 2023, Brandon McNulty brucia Ben Healy e Marco Frigo! Big tutti insieme: Armirail ancora in Rosa

Splendido successo di Brandon McNulty sul traguardo di Bergamo nella quindicesima tappa del Giro d’Italia 2023. Il corridore della UAE Team Emirates ha avuto la meglio con una volata perfetta i compagni di fuga Ben Healy (EF Education-EasyPost) e Marco Frigo (Israel-Premier Tech). I tre, che hanno dato vita ad un duello senza esclusione di colpi negli ultimi chilometri, si erano avvantaggiati sull’ultimo GPM di giornata rispetto agli altri componenti della fuga che ha caratterizzato tutta la tappa. Tra i fuggitivi della prima ora buoni piazzamenti anche per Simone Velasco (Astana Qazaqstan), Andrea Pasqualon (Bahrain Victorious) e Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa), rispettivamente sesto, settimo e nono.

Calma piatta, invece, nel gruppo dei big, che accelerano solamente sullo strappo che porta a Bergamo Alta, senza grandi conseguenze. Bruno Armirail (Groupama-FDJ) perde terreno, ma riesce a difendersi bene ed arriva, quindi, al giorno di riposo ancora in Maglia Rosa. Invariata la situazione fra gli uomini di classifica, che arrivano tutti assieme al traguardo dopo le non proprio entusiasmanti accelerazioni di Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Joao Almeida (UAE Team Emirates), in salita, e l’allungo di Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) in discesa.

Il video dell’arrivo

Appena raggiunto il chilometro 0 dopo il tratto di trasferimento, diversi corridori provano subito ad andare all’attacco, ma il gruppo, in lunga fila indiana, va a chiudere sui primi tentativi. Dopo cinque chilometri, Ben Healy (EF Education-EasyPost) e Simone Velasco (Astana Qazaqstan) riescono a prendere qualche secondo di vantaggio, ma alle loro spalle gli scatti non si fermano e presto si forma un drappello di 13 corridori al loro inseguimento. A comporlo sono Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Laurens Huys e Niccolò Bonifazio (Intermarché-Circus-Wanty), Marco Frigo e Sebastian Berwick (Israel-Premier Tech), Andrea Pasqualon (Bahrain Victorious), François Bidard (Cofidis), Vincenzo Albanese e Francesco Gavazzi (Eolo-Kometra), Davide Ballerini (Soudal-QuickStep), José Joaquín Rojas (Movistar) e Alberto Dainese (Team DSM), che inizialmente si ritrovano a inseguire con 25” di ritardo dalla coppia al comando.

Dietro, invece, il gruppo rallenta, ma Einer Rubio (Movistar) e Martin Marcellusi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) fanno in tempo a fuoriuscire per cercare di riportarsi a loro volta sul drappello di 13. Questi ultimi, dopo una decina di chilometri di inseguimento, riescono finalmente a ricongiungersi con Healy e Velasco, mentre Rubio e Marcellusi faticano a riavvicinarsi, dovendo recuperare circa 1’30” ai battistrada. Nel plotone, che viaggia già con più di 4′ di ritardo, è invece la Groupama-FDJ della Maglia Rosa Bruno Armirail a mettersi in testa per aumentare un po’ il ritmo, anche se nei chilometri successivi il distacco aumenta fino a superare i 5′.

Poco prima dell’inizio del primo GPM di giornata, il Valico di Valcava, un tratto di salita consente a Rubio di staccare Marcellusi e di avvicinarsi a 30” dai fuggitivi. A quel punto, da davanti si rialza Rojas per aspettare il compagno di squadra e aiutarlo a chiudere il gap, cosa che riesce proprio all’imbocco del GPM. Nel corso dell’ascesa, anche Marcellusi riesce però a riavvicinarsi, coronando l’inseguimento poco dopo la conclusione della prima ora di gara, percorsa a 37,7 km/h.

La salita verso il Valico di Valcava va via tranquilla, a eccezione degli ultimi metri, dove scoppia la battaglia fra Healy e Rubio, che si giocano a suon di spallate il passaggio al GPM: la spunta l’irlandese, ma entrambi raccolgono punti preziosi in chiave classifica della Maglia Azzurra. Lungo la discesa il gruppo di testa si ricompatta e si procede così senza altri scossoni, con la Maglia Rosa che viaggia con poco più di 6′ di ritardo, verso il primo traguardo volante di giornata, quello di Nembro. È Ballerini a prendersi i punti del vincitore del tv, seguito da Alberto Dainese: quest’ultimo si stacca subito dopo, quando i fuggitivi attaccano la salita di Selvino.

Si procede regolari anche su quell’ascesa, conclusa con Healy a passare per primo sotto lo striscione del GPM, davanti a Rubio, e con Dainese che si arrende definitivamente, venendo rapidamente raggiunto dal gruppo Maglia Rosa, guidato dalla Groupama-FDJ. Subito dopo lo scollinamento rimangono coinvolti in una caduta Berwick, Frigo, Velasco e McNulty: tutti e quattro ripartono e riescono a rientrare dopo pochi minuti nel gruppetto di testa. Si scende e si risale subito verso Miragolo san Salvatore, tratto che vede Marcellusi perdere contatto dal gruppo di testa.

Nel corso della salita non succede molto fra i battistrada, che restano compatti ad eccezione del provvisorio cedimento di Ballerini. In cima nuova battaglia serrata invece fra Healy e Rubio per i punti del GPM, conquistato dal colombiano, mentre il gruppo conclude la salita con un ritardo di 6’02”. Nel tratto che porta al primo passaggio al traguardo cominciano alcuni scatti in testa, tra i quali anche un primo timido affondo di Healy, rintuzzato facilmente dalla cooperazione tra Mollema e McNulty, che riportano tutti sotto, compreso Ballerini rientrato nel frattempo.

Lo strappo di Città Alta cambia intanto lo scenario, con Gavazzi che perde definitivamente terreno, mentre è Velasco a forzare il ritmo, mandando nuovamente in difficoltà Ballerini che poi nuovamente riuscirà a rientrare in prossimità del primo passaggio sul traguardo. Mentre dietro il gruppo resta tranquillo, davanti è Bonifazio a provare ad anticipare, consapevole di essere poi destinato a perdere terreno in salita. L’azzurro inizia così l’ultimo GPM di giornata con un vantaggio superiore al minuto, ma appena iniziano gli scatti, ad opera di Frigo, deve arrendersi.

Primo a riportarsi sull’azzurro è McNulty, mentre Healy prova a salire a ruota di Rubio. L’irlandese capisce tuttavia che il colombiano non ne ha abbastanza e parte da solo, riportandosi a grande velocità sulla coppia di testa, alla quale Frigo resta aggrappato con le unghie e con i denti. Al successivo scatto di McNulty è solo Healy a reagire, piazzando a sua volta una accelerazione brutale che lo vede isolarsi al comando. Inizialmente McNulty viene anche ripreso da Frigo, ma dopo aver perso una dozzina di secondi comincia la sua rimonta, scollinando ad appena otto secondi dal rivale, mentre Frigo perde terreno e si trova a 35 secondi. Rubio invece è a 1’02”, con Mollema non lontanissimo, lasciando tutti gli altri alla deriva.

Nel corso della discesa McNulty non tarda a rientrare, mentre fa decisamente più fatica Frigo, il cui ricongiungimento arriva poi in pianura, poco prima di tornare sullo strappo di Bergamo Alta. Conclusa la salita senza sussulti, in gruppo l’unica azione arriva su uno strappo a fine discesa, dove sono Lorenzo Rota (Intermarché-Circus-Wanty), Warren Barguil (Arkéa-Samsic) e Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa) a provare ad anticipare, guadagnando fino ad un massimo di trenta secondi. Davanti invece la bagarre riparte nei sette chilometri finali, con McNulty che si muove per primo, iniziando una rapida sessione di scatti che non porta subito risultati, ma aumenta la fatica e scopre le tattiche di ognuno.

In vista dello scollinamento è Healy a piazzare una nuova accelerazione decisa, che manda in difficoltà Frigo. McNulty resta invece incollato a ruota dell’irlandese, senza non dare più alcun cambio. Nella discesa il ritmo cala così notevomlente. Tutto a vantaggio di Frigo, che dopo aver scollinato con un ritardo di 18 secondi si avvicina metro dopo metro, secondo dopo secondo, fino a rientrare a 500 metri dal traguardo. Il corridore veneto non perde tempo e parte subito. Consapevole che non si può tergiversare, McNulty prende subito la sua ruota, seguito da Healy. I due si affiancano e poi saltano assieme l’azzurro in vista della linea d’arrivo, dove McNulty passa con un piccolo vantaggio.

Risultato Tappa 15 Giro d’Italia 2023

Classifiche Giro d’Italia 2023

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